Coaching letterario

Nel 1668, il fisico Edme Mariotte scoprì che una porzione della nostra vista era… cieca. Un punto piccolo che non influisce sull’immagine, perché il cervello riempie quel vuoto indovinandone il contenuto.

Quando scriviamo un libro incontriamo il nostro punto cieco: quello dell’emotività. Il valore che diamo al contenuto del nostro testo ci impedisce di essere obiettivi al cento per cento.

Un coach letterario serve a scovare quel punto cieco.

Cosa fa un coach letterario?
· Ti affianca nella scrittura. Sarai un po’ meno solo e un po’ più consapevole delle tue scelte in fase di progettazione e stesura del tuo libro.
· Ti aiuta a evitare gli errori. Perché è più saggio prevenire che curare, ovvero è meglio sapere prima cosa fare e scartare le vie sbagliate che ritrovarsi con un manoscritto da riscrivere daccapo.
· Ti insegna i trucchi del mestiere. Quelli di cui hai soltanto (e vagamente) sentito parlare e quelli che non pensavi esistessero.
· Edita il tuo libro. Alla fine e durante la stesura. Perché si impara (anche) con la pratica.

Il coach letterario è l’autore esperto che sa come attuare un processo di valorizzazione delle tue capacità, portandoti a germogliare.

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